Cosa si può fare per intrattenere un neonato o un lattante, si domandano alcuni genitori a corto di idee? Non è opportuno, per esempio, secondo la pediatra Emmi Pikler, (tra i punti di riferimento per la primissima infanzia), metterlo seduto se non ha ancora guadagnato da solo questa posizione.
Allo stesso modo, è fondamentale non anticipare le azioni del pargolo dimostrando fiducia nel suo ‘fare’. Quando a 2-3 mesi cerca di allungare le mani verso un oggetto, per esempio, sta esercitando le sue capacità di problem solving (risoluzione di un problema) per afferrare quello che lo interessa.
Di fatto, proprio il movimento e la scoperta di quello che può fare con il suo corpo rappresentano per ogni piccolo la sfida principale durante il primo anno di vita. Ecco perché è così importante non costringere il bimbo tutto il giorno dentro seggiolini, box, lettini con sbarre che lo limitano. E’ invece opportuno stimolarlo con semplici giochi e attività.
Tra le voci autorevoli sullo sviluppo motorio, Beverly Stokes (Neonati felici in movimento, Macro edizioni) raccomanda ai genitori di creare una zona confortevole sul pavimento, con un tappeto o una coperta, dove lasciare il bebè libero di muoversi. Tra l’altro, questo spazio diventa un luogo piacevole anche per il gioco quotidiano insieme all’adulto.