Età: 0-6 mesi
Cantare o recitare parole in rima al piccolo favorisce lo sviluppo del linguaggio ed è anche un’occasione per ‘allenare’ movimento e ritmo effettuando la stimolazione senso-motoria.
Intorno ai 2 o 3 mesi (ma è divertente per il bimbo anche dopo), è possibile ‘mettere in scena’ una filastrocca semplice – come quella qui proposta – accompagnandola con una serie di movimenti, dolci e lenti.
L’attività dovrebbe durare un paio di minuti e può essere riproposta più volte nel corso della giornata. Di fatto, la chiave di tutto è la ripetizione che i più piccoli prediligono per istinto, come spiega Margaret Sassé nel suo libro.
Ecco un esempio di una filastrocca accompagnata da movimenti.
Giacomo e Giulia
Giacomo e Giulia salirono sulla collina per andare insieme a casa di Tina.
(Tenete il pargolo per la vita, sollevatelo un po’ sopra la vostra testa senza mai perdere il contatto visivo. Lo scopo è che anche lui alzi la testa quando dite ‘sulla collina’).
Giacomo cadde al suolo
e fece un gran bel volo.
(Mettetelo giù, per terra o sul letto, lentamente).
Giulia si spaventò e dietro di lui ruzzolò.
(Reggendolo, fatelo oscillare a destra e a sinistra).
5. Il gioco della girandola colorata
Età: 0-6 mesi
Appena nato, il bebè percepisce visivamente quello che lo circonda ma non riesce a dare un senso a quello che vede e non mette bene a fuoco. La visione, infatti, continua a svilupparsi dalla nascita in poi grazie ai messaggi che il cervello riceve dagli altri sensi (e dal movimento).
Seguire, per esempio, con lo sguardo un oggetto che si muove è tra le prime importanti conquiste del bebè.
Verso i 2-3 mesi è fondamentale avvicinare degli oggetti al piccolo (tipo, per esempio, giostrine e giocattoli appesi al lettino) per permettergli di osservarli. In questo modo, inizia a sviluppare la percezione della profondità e il senso delle distanze. Ogni genitore si commuove quando il piccolo muove i pugnetti e alla fine apre la mano per cercare di afferrare l’oggetto.
Un’idea semplice ed efficace per giocare con il pargolo, sdraiato su un morbido tappeto, e ‘allenare’ la sua vista è mostrargli una girandola colorata (è anche possibile costruirne una di cartoncino prediligendo i colori accesi, come il rosso che i piccolissimi mettono meglio a fuoco). Muovete lentamente la girandola davanti al bimbo, soffiando piano piano, in modo che possa seguirla con lo sguardo.
Anche nei mesi successivi, quando il pargolo, mentre è sdraiato,(e riesce a girarsi da solo dalla schiena alla pancia), è possibile proporre il gioco: si divertirà a tentare di toccare e fermare la girandola!
6. Il gioco della carriola… cantando una canzoncina
Età: 6-12 mesiEcco un classico gioco di movimento che diverte tanto i piccoli e aiuta lo sviluppo di spalle, braccia e mani. Appoggiate il bimbo sulla pancia e sollevatelo dalle gambe invitandolo a spostarsi sulle mani cantando una canzoncina:
Rotoliamo tutti quanti, rotoliamo, rotoliamo,
rotoliamo tutti quanti tutti quanti come (nome del bambino).
(Da M. Sassé, Pronti, attenti, via!, Erickson)
Una alternativa divertente, utile se le braccia del bimbo non sono ancora abbastanza forti, è mettere sotto il pancino una piccola palla che funziona da sostegno per camminare avanti con le mani.
7. Il gioco con la scala a pioli
Età: 6-12 mesi
Ancora prima di camminare speditamente, tutti i bimbi (già intorno agli 8-10 mesi) sono affascinati dalle scale: salire sui pioli è un ottimo esercizio per migliorare la presa della mano e il tono muscolare.
Procuratevi una piccola scala verticale (la più facile su cui arrampicarsi) o un triangolo di Pikler e aiutate il piccolo a mettere i piedi sul primo piolo (per lui è come gattonare verso l’alto!).
Altrettanto utile e divertente, è giocare con una scala appoggiata (orizzontalmente) al pavimento, incoraggiando il bimbo ad andare avanti con mani, ginocchia e piedi. Ideale sarebbe utilizzarne una con i pioli dipinti per favorire lo sviluppo della consapevolezza cromatica.
MAMOI® Triangolo moderno da arrampicata per bambini
8. Il gioco dello scatolone
Età: 6-12 mesi
Quando il bimbo gattona ormai allegramente per tutta la casa e, ogni momento, sembra mettere alla prova le sue capacità motorie, troverà divertente uscire da solo da un classico scatolone di cartone.
Procuratevene uno abbastanza grande, e robusto, da infilare dentro il bimbo (con i bordi non troppo alti, in modo che il piccolo possa appoggiarsi e fare leva) e, per maggiore sicurezza, disponetelo su un tappeto (o un materassino basso).
Per rendere il gioco più eccitante, circondate la scatola con un paio di giochini e invitate il piccolo a uscire per impossessarsene.
Un’attività del genere richiede una grande ‘pianificazione motoria’ ed è utilissima per stimolare il bimbo a trovare una soluzione migliorando le sue capacità di coordinamento.
9. Il gioco delle coppie
Età: 6-12 mesi
Ogni azione per il bimbo è una meravigliosa scoperta: esercitare le attività-base del lavoro umano (aprire e chiudere, infilare e svuotare, riempire e svuotare, tirare e spingere, costruire e distruggere) è fondamentale per la crescita come già sosteneva Maria Montessori.
Per stimolare il bimbo a riconoscere i colori, per esempio, un’idea semplice e divertente (di ispirazione montessoriana) è quella di invitarlo a individuare le coppie di oggetti dello stesso colore.
Basta scegliere un numero pari di oggetti di uso comune (cucchiaio, spazzolino da denti, guanto da forno, pettine…), che possano accoppiarsi per colore (tipo spazzolino e cucchiaio blu, pettine e guanto da forno rosso).
Disponete la selezione (non troppo ampia per non confondere il bimbo) in un cestino e mettete davanti al piccolo altre ciotole e contenitori per separare gli oggetti.
A questo punto, invitatelo a esplorare la raccolta di oggetti e a separare quelli dello stesso colore, mostrando prima l’operazione un paio di volte.
10. Il gioco Cucù Settete con i suoi giochi
Il tradizionale gioco del Cucù Settete– che ogni genitore ben conosce (esiste in quasi ogni lingua) e diverte tanto il piccolo – aiuta a capire che la mamma non scompare quando non è sotto gli occhi. Il concetti della permanenza degli oggetti (ovvero se non vedo una cosa, esiste lo stesso) è una grande conquista per ogni pargolo. L’evoluzione del classico Cucù in una versione più ‘complessa’, adatta ai più grandicelli, è quindi utilissima.
Basta prendere 2-3 giochini noti al bimbo, per esempio, un piccola palla, un peluche e un oggetto di uso quotidiano (tipo il suo cucchiaio) e coprirli, a turno, con un lenzuolino. In modo un po’ teatrale, prendete la palla ed esclamate: ‘Guarda la tua palla rossa!’.
Poi, nascondetela sotto il lenzuolo e, sorridendo, chiedete al pargolo ‘E adesso dove è la tua palla?’…
Ripetete il gioco con ogni oggetto lasciando che il piccolo tocchi il lenzuolo e muova tutto liberamente, pronunciando anche il nome della cosa nascosta.